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È situato sulla zona collinare alle pendici del Poncione d’Arzo e vanta una ricca rete di sentieri pedestri che si diramano sul Monte San Giorgio.
In passato gran parte dell’economia di Arzo era concentrata sull'agricoltura e soprattutto sull'estrazione del marmo, un'attività che per molti anni ha coinvolto diverse famiglie del paese e dei quartieri vicini come Besazio e Tremona.
Grazie alle sue cave, il comune di Arzo è stato patria di lapicidi e di scultori, fra i tanti ricordiamo la famiglia dei Rossi che lavorarono ai duomi di Milano e di Torino nel XVII secolo.
Lo stemma di Arzo è stato ideato nel 1953 dallo studioso di araldica Gastone Cambin, in occasione dei 150 anni dell'indipendenza ticinese nel 1803.
La croce bianca in campo rosso (con i bracci estesi sino ai lati dello scudo) richiama gli emblemi di Como e di Lugano; la chiesa color giallo-oro simboleggia il duomo di Lugano e quello di Como, chiese ricche di marmo arzese alla cui realizzazione lavorarono molti scalpellini di Arzo.
Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del quartiere. Il patriziato è proprietario delle cave di marmo di Arzo.
Famiglie patrizie: Allio, Ferrari, Fossati, Gamba, Rossi
Popolazione: 1281 residenti
Altitudine: 503 m/slm
Superficie: 2.79 km2